Rigatoni alla Tonda Gentile


L'origine del post che state per leggere è partito dal banner che ho trovato in settimana affisso nella bacheca de "La cucina di calycanthus" che rimandava ad una sfida di ricette ispirate al Salone del Gusto con il tema cibo+=territorio lanciata da Garofalo e Leiweb.
Inutile dire che le parole hanno iniziato a ronzarmi in testa e il tema mi ha stuzzicato ...

La terra di Langa negli ultimi anni si è legata nell'immaginario a sapori nobili come il tartufo bianco di Alba (tuber magnatum pico), al color rosso rubino del Barolo, alla saporita carne bovina di razza piemontese per citarne alcuni.
Se però rivolgiamo il ricordo al recente passato nelle campagne langarole, nelle cascine, l'esistenza era legata a doppio filo con il duro lavoro dettato dai ritmi della vita contadina.
I colpi di zappa che sradicano la gramigna, il fieno da rastrellare sui pendii ripidi, la trebbiatura del grano, la meliga da sgranare per le galline, l'erba medica per i conigli, la vendemmia, sono alcuni esempi di quel mondo che ho ancora avuto la fortuna di vedere. La miseria del dopo guerra negli anni 70 si andava stemperando in una voglia di riscatto ma i gesti dei nonni e bisnonni erano ancora nei ritmi quotidiani.
La raccolta delle nocciole oggi è meccanizzata. Quando avveniva ancora a mano era molto faticosa: le mamme raccomandavano di non inginocchiarsi, perché la terra era umida di rugiada nelle mattine di agosto, e di usare tutte e due le mani perché si faceva prima a riempire il cestino. Una volta in cascina le nocciole si rovesciavano sui marciapiedi nelle aie e nei cortili ad asciugare al sole posizionando piccole assi per evitare che rotolassero nelle pendenze. Nell'ultima fase venivano raccolte nei grossi sacchi di juta pronti per essere trasportati per la vendita.

Nel dopo guerra le nocciole erano molto comuni nelle famiglie per cui erano materia prima a buon mercato. Non a caso sono servite come "surrogato" per creare prodotti economicamente più accessibili: in aggiunta alle costose fave di cacao hanno permesso di ottenere la golosa pasta gianduia oppure nel torrone sostituirono le mandorle. In entrambe i casi l'ingegno ha dato i natali a nuovi dolci che hanno la fragranza della Tonda Gentile IGP.

Per cui se penso al cibo+=territorio penso non solo all'ottima materia prima che offre la terra di Langa ma penso all'abilità con cui si trasformavano i frutti della terra quando raggiungevano la mensa. Dalla creatività é nato il sugo alle nocciole, molto moderno per gli apporti nutrizionali, ma innegabile risultato delle sapienti mani delle massaie capaci di gestire le dispense e i pochi ingredienti a cui avevano accesso.

Sugo con nocciole
Si fa abbrustolire una manciata di nocciole già sgusciate e si pestano bene. A parte si prepara un buon sugo con un po' di olio, uno spicchio d'aglio e la cipolla.
Quando comincia a rosolare si aggiungono le nocciole con un po' si conserva. Anticamente, in mancanza della carne, era questo il ragù povero delle Langhe.
Angelina Bonino, Belvedere Langhe
da "Sapori di Langa: Autunno" pubblicazione fuori commercio a cura dell'Ufficio Stampa della P. Ferrero & C. s.p.a.

Rigatoni alla tonda gentile
Io ho seguito la ricetta sgusciando, tostando le nocciole e pestandole al mortaio. Ho fatto appassire la cipolla tritata finemente (niente aglio) nell'olio e.v.o. con un piccolo battuto di rosmarino. Rosolate le nocciole ho sfumato con un goccio di barbera e ho finito con la passata casalinga. Portato a cottura era pronto per condire un buon piatto di rigatoni (mi sanno di festa e di piatto domenicale!) che scolati al dente e profumati con un goccio di olio e.v.o. a crudo erano gli sposi perfetti per la mia tonda gentile :-)
Ah! dimenticavo ... ancora un po' di granella per il tocco finale!

Commenti

Claudia ha detto…
Che bella questa interpretazione di un piatto tradizionale! E chissà che delizia... è davvero molto invitante! io sto ancora cercando nella mia testolina una ricettina per partecipare al ocncorso, ma ancora sono in pieno caos... spero che prima o poi mi venga in mnte qualcosa di perfetto come il tuo! :-D Complimenti!
Gustosi questi rigatoni :)
Alex ha detto…
Questa per me è davvero una novità, il sugo dove la frutta secca è protagonista. Ormai normale per me nei pesti, non avrei mai pensato di fare un sugo caldo con le nocciole. Bellissimo piatto. Ed è sempre un piacere leggere come tu sia legata al Piemonte.
Buona settimana
Martissima ha detto…
io non sono una grande pastarola........nel senso che non ne mangio più di 1 - 2 volte la settimana, ma come la racconti qui mi ci tiri per il naso e ci cascherei volentieri dentro ;-)) baciuzzzz piemontesina doc!!
Unknown ha detto…
Questi rigatoni sono una vera delizia gustosa.... Grazie della tua visita al mio blog, mi ha fatto piacere!!
Franci
giusy farena ha detto…
Hai perfettamente ragione!! Quello che la terra ti offre, tu lo sfrutti e in tempi più duri, conoscevano bene il modo per farlo!! Ottimi questi rigatoni per non parlare del sugo alle nocciole!! Complimenti!! Buona serata!
Anonimo ha detto…
la gentil tonda è unica per il sapore ma anche per la consistenza, io ne feci un risotto tempo fa, ma questo abbinamento mi piace molto!
Che bel racconto... ha fatto rivivere per un attimo gesta e colori che non capita spesso di vedere. Quando ho letto il titolo non immaginavo un sugo rosso e invece... mi hai stupita!
W la tonda gentile!!
Patrizia ha detto…
che bello questo racconto e che piatto!! nuovissimo per me non immaginavo che esistesse una salsa cosi' intrigante,interessante e ricca di amore...complimenti davvero di cuore :)
Sonia Monagheddu ha detto…
Quanto mi piace questo sughetto semplice semplice, hai ragione fa' tanto pranzo domenica in famiglia. Bello e buono ;)
Sonia Monagheddu ha detto…
Quanto mi piace questo sughetto semplice semplice, hai ragione fa' tanto pranzo domenica in famiglia. Bello e buono ;)
Gio ha detto…
se dico che questo piatto è molto buono sono di parte perché anche noi abbiamo la Tonda di Giffoni Valle Piana ed i piatti col sugo alla nocciola, gli spaghetti alla nocciola ect etc abbondano e sono buonissimi! quindi W LA NOCCIOLA! e in bocca al lupo x il contest
Günther ha detto…
mi piace molto l'idea di questo abbinamento della nocciola con la pasta, da sapore da una bella note di profumo e di gusto, ciao
Fabiana ha detto…
Un piatto favoloso e ricco di gusto..un modo davvero interessante per far scoprire il proprio territorio...un bacio
Lo ha detto…
che bello...adoro i condimenti con la frutta secca...come il tuo....da sperimentare subito...o appena ordinato delle ottime nocciole piemontesi! baciusss
Aiuolik ha detto…
Questa iniziativa della Garofalo mi sta facendo scoprire un sacco di cibi buonissimiiiiiiiii!
Edda ha detto…
Questo sughetto mi attira molto non avrei pensato a farlo rosso... Una pasta gentile ;-)
maetta ha detto…
bellissima la storia della tonda gentile!!!
poi per me è una cosa familiare...!
baci
Babs ha detto…
ciao stellina
beh, sfondi una porta aperta con la tonda gentile... a parte che ne consumo una quantità industriale, trovo che stia a pennello in moltissime preparazioni. questa tua ricetta mi piace davvero moltissimo!
copio e incollo!
ciao, a presto

b
Alè ha detto…
CIAO!
ho creato un gruppo su facebook per tentare di riunire e pubblicizzare un gran numero di blog italiani. Mi sembra un modo carino e comodo per potersi confrontare e aumentare la visibilità dei nostri blog!
Se sei interessato, unisciti a noi e pubblica il link del tuo blog sulla pagina di facebook:
http://www.facebook.com/#!/group.php?gid=153706914659766&ref=ts

GRAZIE!
Ale
Unknown ha detto…
i genitori del mio fidanzato fanno esattemente ancora così. raccolgono a mano poi le mettono ad asciugare il cortile con le assi per non farle rotolare... poi nei sacchi di juta per venderle...quest'anno raccolto biologico, che buone che sono!!
C&G ha detto…
Ciao, mi piace moltissimo il tuo Giardino dei Ciliegi... Lo scopro. Ritornerò, sei nella mia blogroll. A presto, Giorgia
Chiara Ulivi ha detto…
ciao stella! è sempre un piacere leggere le tue belle storie nonchè farsi venire l'acquolina con le tue ricette gustose. per mia fortuna ho potuto godere della vista di un'aia piena di nocciole appena raccolte, trattenute dalle assi! uno spettacolo a cui i miei bambini hanno potuto partecipare!
grazie per tenere viva la memoria :)
abbracciooo!
chiara
Luciana ha detto…
Complimenti è un primo piatto gustoso!!! con abbinamenti raffinati e genuini!! un bacione :D
yari ha detto…
Ma questa ricetta è geniale! Me la segno, la voglio assolutamente provare.
speedy70 ha detto…
Delizioso questo piatto regionale!!! Grazie cara della splendida ricetta, la copio; un abbraccio!!!
Anastasia ha detto…
Twostella quando leggo una qualsiasi delle tue ricette rimango sempre estasiata! Hai un'eleganza e una raffinatezza uniche! Sia nel descriverle che nel presentare ogni tuo piatto! Grazie di questo bell'excursus, spesso ai giorni nostri dimentichiamo l'origine dei nostri cibi tipici (per cui grazie!) e che i cibi semplici e poco elaborati non solo sono i migliori dal punto di vista nutrizionale, ma fanno anche parte della nostra cultura culinaria!! Complimenti ancora per il tuo bellissimo blog e per aver condiviso con noi un pezzetto di storia delle Langhe! Un abbraccio! Any
MilenaSt ha detto…
Lo sposalizio tra il pomodoro e le nocciole è assai intrigante :D
Oxana ha detto…
Bella ricetta! Complimenti:))
Fico e Uva ha detto…
Meglio tardi che mai! Vedo solo ora la tua deliziosa interpretazione...mi incuriosisce molto Cara twostella!

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