Bagna d'infern
... "Per venire a Tobia, lui m'ha sempre trattato alla pari dei suoi figli: mi faceva lavorare altrettanto e mi dava tanto da mangiare. A lavorare sotto a Tobia c'era da lasciarci non solo la prima pelle ma anche un po' più sotto , bisognava stare al passo di loro tre e quelli tiravano come tre manzi sotto un solo giogo. Almeno dopo tutta quella fatica si fosse mangiato in proporzione, ma da Tobia si mangia va di regola come a casa mia nelle giornate più nere. A mezzogiorno come a cena passavano quasi sempre polenta, da insaporire strofinandola a turno contro un'acciuga che pendeva per un filo dalla travata; l'acciuga non aveva già più nessuna figura d'acciuga e noi andavamo avanti a strofinare ancora qualche giorno, e chi strofinava più dell'onesto, fosse ben stata Ginotta che doveva sposarsi tra poco, Tobia lo picchiava attraverso la tavola, picchiava con una mano mentre con l'altra fermava l'acciuga che ballava al filo. Dopo queste cene, Tobia pretendeva che dopo si cantasse; soffiava sul lume e diceva ai figli di cantare. Loro cantavano, e anche allo scuro s'indovinava che Tobia sorrideva come se gli si lisciasse il pelo. Io non potevo aggiungermi perché non sapevo nessuna delle loro canzoni, ma poi le imparai tutte perché così volle Tobia, me lo disse come il comando d'un lavoro sulla terra. Tante di quelle volte, nella stalla, sul mio paglione, aspettando che mi si addormentasse la pancia perché potesse addormentarsi anche la testa, mi sono domandato se alla fine della mia annata non c'era pericolo di non toccar quei sette marenghi. " ...
E' un passaggio de "La Malora" di Beppe Fenoglio. Attraverso il racconto di Agostino si compie un viaggio alla ricerca delle radici in questa terra di Langa fatta di povertà e miseria, di lavoro contadino e fatica, di dolore. Già negli anni 70 in cui sono cresciuta erano temi lontani, difficili da comprendere. Leggerli sulla pagina stampata aveva un sigillo di autenticità, capace di ricomporre i tasselli non raccontati dai vecchi zii, dai nonni ansiosi di proiettarsi verso il futuro.
Mi sono dilungata un po', per meglio spiegare il contesto in cui nasce l'intingolo semplice e gustoso di cui vi lascio la ricetta. Ne spiego due versioni: la tradizionale e la mia variante. Credo possa partecipare alla raccolta di Precisina dei "Poveri, ma belli": come condire un piatto di polenta e accontentare 4 commensali con 4 acciughe.
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Bagna d'infern tradizionale
Tritare spicchi d'aglio e filetti di acciughe (dissalate o sott'olio). In un tegame con abbondante olio aggiungere il trito e stufare a fuoco lento per un'ora. Aggiungere la passata di pomodoro (conserva), e un trito di prezzemolo e peperoncino (spagnolino). Continuare la cottura per altri 30 minuti. A fuoco spento unire una noce di burro.
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Bagna d'infern la mia variante
Tritare una piccola cipolla bionda e far appassire in un tegame con buon olio evo, unire 8 filetti di acciuga dissalate e private della lisca. Proseguire la cottura 5-10 minuti, unire la passata di pomodoro (circa un bicchiere), un pugno di foglie di prezzemolo tritato, una punta di peperoncino in polvere. Cuocere altri 5 minuti, spegnere il fuoco e unire una noce di burro. Pronta per condire una buona polenta.
Se volete conoscere la città di Alba, attraverso i romanzi e le parole di Beppe Fenoglio potete cliccare qui, per seguire un percorso di 10 pagine tra citazioni e immagini.
Commenti
Ciao
Sai che non ho mai provato la polenta con il pesce? Da noi in Abruzzo sempre maiale deve essere ... invece ora mi inviti a provare questa ricette così semplice.
Grazie
Buona settimana
alex
baci baci
Adoro il pesce le zuppette con la polenta.. Per ora posso solo con sughi bianchi.. :((
Pazienza, intanto mi gusto il tuo!
Adoro la polenta, sebbene in Puglia non sia un piatto usuale. Mi piace in ogni modo e la mangerei in ogni periodo dell'anno. Terrò a mente la tua variante della bagna d'infern, grazie un caro saluto.
Ciaoooo
@cuoche dell'altro mondo: Ciao Alex! Altra ricetta classica da qs parti è polenta e merluzzo al verde, altro abbinamento piacevole tra polenta e pesce :-) Baci
@marilì: posto incantevole di Treiso! Nelle parole di Fenoglio e Pavese mi piace ritrovare le radici della ns terra :-)
@manu e silvia: grazie! buona serat
@sandra: allora un merluzzo al verde :-) conosci anche tu qs ricetta? Baci
@denise: la variante nasce perchè io non amo l'aglio, per cui cerco di mediare tradizione e gusto personale :-)
@romy: vi porto nei meandri della mia mente incartando il tutto in scatti fotografici :-) Baci
@precisina: piaciuta? hai proposto una piacevole raccolta! Complimenti
@la frenk: carissima! il battuto con rosmatino mi ricorda la farcitura per le tigelle che avevo assaggiato a Modena ... che bontà! Baci
@elga: grazie elga! racconto un pezzetto della mia quotidianità Baci
@acilia: carissima! profumi e sapori sono un contatto immediato con i ricordi di vita, racconti e scorci letterari. La polenta è un'ottima base, per tradizione e creatività! A presto
@salsadisapa: grazie! mi ha divertito condividere il ricordo di qs racconto :-)
@ciboulette: hai dato la giusta definizione :-) Baci
@mariolin careme: grazie per la segnalazione, mi hai incuriosito :-)
@aiolik: se ti piace il piccante del peperoncino abbinato al pomodoro, ti piacerà sicuramente :-) Baci
@artemisia comina: :-)
bellissimo tutto, il tuo post e questa ondata di ricordi di affetti
I Marlene Kuntz al completo erano vicini a me, che non riuscivo a stare ferma dall'emozione nel sentire i testi di Fenoglio declinati in tutte le maniere.
Bello. E bello che tu scriva di lui.
Un bacio
molto carino, ben curato e ben fatto, un piacere spulciare ogni pagina!
Grazie
Baci Lisa
Baci