Paris, Musée du Quai Branly e (mousse au chocolat) Les Ombres


Di Parigi nelle precedenti visite ho adorato il mousée del Louvre, e il mousée d'Orsay. Questa volta è stata  la volta di un museo inaspettato di cui non avevo ancora sentito parlare: Musée du Quai Branly.
Come recita il sito del museo si può, attraversando virtualmente tutti i continenti, scoprire la diversità e la ricchezza di molte culture e le loro relazioni con il nostro mondo occidentale.
Statue, maschere, oggetti rituali, abiti cerimoniali, pannelli decorativi, monete, gioielli, ecc... sono descritti e raccontati dalla guida francese che cerca di trasmetterene la storia e il significato.


Il musée du quai Branly (museo del quai Branly, museo delle arti prime o delle arti e civiltà d'Africa, Asia, Oceania e Americhe, comunque non occidentali) è situato nell'omonimo lungosenna del VII arrondissement di Parigi, a breve distanza dalla Tour Eiffel, nel luogo dove sorgeva il Ministero per il commercio estero. La nascita del museo è dovuta alla volontà di Jacques Chirac, appassionato di arte primitiva e non occidentale, a cui aveva fatto anche consacrare una sezione del musée du Louvre al suo arrivo alla presidenza nel 1995
Inaugurato il 20 giugno 2006 da Jacques Chirac, il museo ha aperto le porte al pubblico il 23 giugno 2006. La struttura occupa una superficie di 40.600 m² ripartita su quattro edifici ed espone 3.500 oggetti, selezionati da una collezione che ne raggruppa 300.000. L'immobile di cinque piani coperto da un muro vegetale di 800 m² è stato progettato dall'architetto Jean Nouvel in parte in riferimento alla vicina tour Eiffel come un ponte di 3.200 tonnellate (500.000 bulloni) sul quale si trovano 31 cellule multimediali o tecniche affacciate sul giardino di 18.000 m² concepito dall'architetto paesaggista Gilles Clément. Il giardino è composto di sentieri, collinette, camminamenti lastricati di ciottoli di torrente e piccoli bacini che invitano alla meditazione. 
Luce e penombra predominano nell'ambiente interno e diventano fondamentali per esaltare la presenza delle opere esposte. Lo spazio principale d'esposizione è uno spazio continuo ed articolato su diversi livelli tramite mezzanini e gallerie, collegati da rampe. L'allestimento, fatto per ogni singola opera, è impostato come una macchina teatrale fortemente scenografica. Lungo il percorso, sono inseriti schermi e attrezzature tramite lo snodo di un elemento rivestito in cuoio.



E dopo la cultura cena al Ristorante Les Ombres con "accanto" la Tour Eiffel illuminata e spettacolare! Le vetrate permettono di approfittare del panorama e le luci della torre che ci ha tenuto compagnia nel cielo notturno della capitale francese. (dal loro sito potete intuire il panorama mozzafiato)
Volete un assaggio del menù? Eccovi il dessert ... anche se la luce era poca, era troppo elegante per non serbarne un ricordo :-P

Commenti

Loredana ha detto…
Hai ragione elegantissimo quel dessert!!!

ciao loredana
zonzolando ha detto…
Wow che dolce fantastico! Parigi mi è rimasta nel cuore, la adoro. Un bacio!
lucy ha detto…
due delizie...per la mente e per il palato...paris chissa'...!
Lo ha detto…
che meraviglia...abbiamo ipotizzato proprio un giro a parigi ...quest'estate...se riesco ad organizzarmi con i miei pelosi...ci andiamo :)
Marina ha detto…
Lo conosco ma non ho ancora avuto modo di visitarlo... Parigi va gustata poco alla volta (o è meglio dire che mi piace lasciare indietro qualcosa per avere la scusa di tornare ;) Il dolce è splendido!
Ely ha detto…
Il dessert è davvero impagabile ma come vorrei andare a Parigi... Baci
Gio ha detto…
l'ho visto poco dopo l'inaugurazione e lo trovo molto molto bello!
di quelle cose che solo i francesi sanno fare!
il risto non lo conosco annoto :P
NADIA ha detto…
Mi ero persa questo tuo viaggetto a Parigi e, nemmeno a farlo apposta, in questi giorni sto seriamente valutando di tornarci!
Bellissimi questi tuoi ultimi post e anche molto... invitanti.
Buona domenica e a presto!

Nadia - Alte Forchette -

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