Massime

La prima volta che ho letto "Massime" di La Rochefoucauld mi sono stupita della sua attualità.
Ritenevo che l'uomo moderno incamerasse una quantità maggiore di debolezze ed egoismi rispetto agli antenati, leggerne il ritratto fatto nel XVII secolo e rendermi conto di come fosse vicino alla nostra esperienza mi ha fatto appassionare al libro.
Il giudizio (molto più competente del mio) che ne dette Voltaire nel capitolo XXXII del Siècle de Louis XIV: "Uno dei libri che più contribuirono a formare il gusto della nazione e a dargli uno spirito di giustezza e di precisione, fu la piccola raccolta delle Massime di François duca di La Rochefoucauld (...). Tale piccola raccolta fu letta avidamente; ci si abituò a pensare e a racchiudere il proprio pensiero in una forma vivace, precisa, lieve. Era un merito che nessuno prima di lui aveva avuto in Europa dopo la rinascita delle lettere".

Annoto ad esempio alcune sue réflexions:

Siamo così assuefatti a mascherarci agli altri, che finiamo per mascherarci a noi stessi.
Non siamo mai così generosi come nel dare consigli.
Abbiamo tutti abbastanza forza per sopportare i mali altrui.
Se non avessimo difetti non avremmo tanto piacere a notare quelli degli altri.
Preferiamo dir male piuttosto che non parlare affatto di noi stessi.
Il mondo ricompensa spesso più le apparenze del merito che il merito vero.

Anche solo da poche righe, si intuisce che é osservatore acutissimo fondamentalmente pessimista, caustico e lapidario é riuscito ad affrescare la natura umana con la distaccata e lineare eleganza tipica del vero aristocratico. In ogni passo riconduce a sottili motivi utilitaristici anche le manifestazioni più disinteressate e nobili dell'individuo, dimostrando nelle sue affermazioni perentorie, spietate, ironiche, taglienti, più fede nello smisurato egoismo dell'uomo che nelle sue virtù.
Quanto siano feroci e spietati i giudizi che questo pensatore traccia lo si deduce da quanto sappiano colpire ancora oggi e forse questo avviene perché "Se si fa tanto discutere contro le massime che mettono a nudo il cuore umano è perché ciascuno teme di esservi messo a nudo".

Commenti

Anonimo ha detto…
Mitico! SU questo avevo fatto uno dei miei primi esami all'università!
Anonimo ha detto…
Grazie per la riflessione cara, molto attuale, hai ragione. Buona domenica :-)
Günther ha detto…
una bella riflessione viene fuori una parte di te che è bellissima
Elena Bruno ha detto…
Cari spilucchina, uvetta e gunter é un libro che appassiona ed é bello trovarlo anche in tappe diverse della vita scoprendone nuove sfumature!
Anonimo ha detto…
Massime, aforismi e metafore sono i migliori strumenti di comunicazione validi e attuali ancora oggi.

Bel post, complimenti.

Michelangelo
Ciao tesoro ..non ho letto ma mi segno di leggerlo e da quello che mi scrivi sembra davvero di una attualità quasi allarmante.
Bravissima e di bella cultura anche :-D
Un bacione stellina
Silvia
Elena Bruno ha detto…
@Michelangelo: aiutano a trovare le proporzioni della realtà e a volte possono servire per correggere i nostri egoismi, almeno in modo parziale ....
@Magnolia: Ciao super Silvia! Sai é il libro ideale per lavoratrici-mogli-blogger-tutto fare una collezione di meditazioni prêt-à-porter!!!
Mammazan ha detto…
mi rendo conto di quanto la mia ignoranza sia abissale.
Ti ringrazio per il desiderio di approfondire la conoscenza di alcuni autori che mi hai ispirato
Ciao
Grazia
Elena Bruno ha detto…
@mammazan: sono contenta di averti incuriosioto, non si possono conoscere tutti gli autori, ma é divertente condividere i libri che ci hanno accompagnato.
Buona domenica!
Anonimo ha detto…
Nel leggerle, pensai anch'io la stessa cosa.
Forse, dopotutto, nonostante il "progresso" l'uomo resta sempre lo stesso...
Elena Bruno ha detto…
@aguamala: benvenuto nel mio giardino! Mi fa piacere condividere riflessioni con chi ha avuto l'occasione di leggere le "Massime". Forse l'uomo é uguale a se stesso, ma voglio sperare ci possano essere delle evoluzioni che ne stemperano gli egoismi ...

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