Ricette di famiglia: livertin burro e parmigiano


Cosa bolle in pentola?
Oggi in tavola arrivano i livertin una delle primizie di questa stagione qui in Langa, una delle erbe spontanee commestibili che arricchiscono i piatti casalinghi.
In italiano sono i giovani germogli primaverili del luppolo. La pianta del luppolo è comunemente conosciuta perché fornisce un ingrediente indispensabile per la preparazione della birra. Per la birra vengono utilizzati i fiori femminili che seguiranno nella stagione estiva. Sono color verde pastello, a forma di cono. Hanno la funzione di aromatizzare e conservare la birra. 


In cucina i teneri germogli si possono consumare lessi o ripassati in padella con una noce di burro, accompagnati da un uovo all'occhio di bue. Sono utilizzati anche per frittate, risotti e zuppe. Hanno un sapore molto delicato che ricorda un po' gli asparagi.
Durante la Fiera di Primavera di Mondovì (week end del 13-14 aprile u.s.) , sui banchetti degli agricoltori venivano venduti a mazzolini. Un'occasione perfetta per provarli anche per chi non va a raccoglierli in campagna.

Una volta raccolti, si sciacquano e si tuffano in acqua bollente (non è necessario salare) Dopo 2 minuti si mettono in acqua e ghiaccio per fermare la cottura.
In un tegame si fa sciogliere il burro e si ripassano i germogli. Si aggiusta di sale e pepe. Per finire parmigiano grattugiato fresco. Buon pane e voilà, un capolavoro.


Se si desidera si può accompagnare con un ovetto cotto sempre al burro. Li trovo ottimi anche per accompagnare una pasta in bianco. Peccato si possano gustare in un periodo limitato all'anno.
Per impiantarli ho utilizzato una delle ciotole realizzate in ceramica artigianale realizzate al tornio da mio marito, Davide Bruno Pottery.

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