Ravioles della Valle Varaita
Ravioles con tomino di Melle profumati al burro e salvia
E venne il giorno anche per le Ravioles della Valle Varaita ricetta di tradizione occitana!
Proprio per il cenone di San Silvetro si è presa l’occasione per riprodurre un primo piatto che adoro, anche perché mi ricorda le bellissime montagne intorno a Pontechianale in una magnifica estate di qualche annetto fa’ dove erano il mio piatto preferito durante i pranzi al ristorante della Funivia. E poi mi ricordo anche di averle mangiate al Ristorante Locanda occitana della Reino Jano di Demonte (Cn) in versione golosa altrimenti detta "montanara" (n.d.r. = condite come si deve per affrontare i grandi freddi!)
Come avrete capito dalla foto nonostante il nome che viene associato alla pasta all'uovo ripiena in questo caso sono più simili agli gnocchi di patate con la sorpresa che nell'impasto nascondono il morbido toumin dal Mel (Tomino di Melle, tipo tuma-robiola) e hanno una forma allungata.
Per la ricetta mi sono avvalsa dei suggerimenti di Nonna Ines qui anche se abbiamo utilizzato meno farina e più formaggio. Vi ho messo il link in modo da vedere anche le foto della ricetta passo passo.
Ravioles della Valle Varaita gratinate al forno
Ingredienti
patate 1 kg
farina bianca 300 gr
sale marino un cucchiaino raso
uovo 1
noce moscata q.b.
Tomino di Melle 150 gr
burro q.b.
salvia fresca q.b.
pepe nero q.b.
grana grattugiato a piacere
Lessare le patate con la buccia. Scolarle, pelarle e passarle allo schiacciapatate distribuendo sulla spianatoia per raffreddare prima le patate. Passare anche i tocchetti di tomino. Unire la farina, l'uovo, condire con sale e noce moscata. Impastare e procedere come per gli gnocchi tradizionali ma invece di passarli sulla forchetta si passano in mezzo alle mani ottenendo la forma allungata.
Scottarli in acqua salata. Scolare e dividere nelle cocottine condendo con burro fuso aromatizzato con la salvia fresca. Passare in forno e servire caldissimi con grana grattigiato. Se preferite una gratinatura più accentuata condire con il grana prima di infornare.
Commenti
Bacioni
Sabrina&Luca
Grazie
Mi piacerebbe vedere il movimento sul palmo della mano, sbaglio o sono un po' più secchi e lunghi degli gnocchi classici?
Veramente ora ho voglia di assaggiare anche il tomino di melle
Che voglia di provare tutte e tre le versioni :-)
ottimi! adoro la toma :P
buona giornata!
@lydia: al contrario sono sofficissimi, molto morbidi sia per l'impiego di poca farina sia per la presenza del formaggio. Non avendo mai visto qualcuno prepararli ho cercato con le mani di "riprodurre" la forma di un fuso. Ma nei ristoranti li fanno anche con la forma a cui siamo tutti abituati, la differenza sta nell'impasto.
@alex: che bello avere anche qualche spunto internazionale! trovare similitudini e nuove suggestioni per provare delle varianti :-)
@pasticciona: vedo che anche per te questo è un piatto della memoria :-)
@edda: sapori "primari" che sanno di casa :-)
Grazie
Osservando le foto e le descrizioni di internet mi sembra un ottimo sostituto
Buone sperimentazioni :-)
Ora con la tua ricetta sono certa che verranno perfetti!!
Baci e grazie