Ricette delle Langhe: Insalata di erbe spontanee e frittata
Dopo la lunga riflessione invernale, in cui tutto è immobile, freddo e asciutto inizia a germogliare la vita. Il canto dei passerotti al mattino, le giornate che si allungano, l'aria che si fa tiepida e profumata, l'odore del sole. Cosa non secondaria ricompare nel piatto la verdura fresca di stagione, e l'insalatina primaverile è un regalo della bella stagione per antonomasia. Questa volta ho deciso di annoiarvi facendo il quadernetto delle erbe, perché non voglio perdere nessuno degli insegnamenti della mamma, riconoscendo le erbe spontanee che sono commestibili (piccolo aiuto dal libro con tale nome qui ). Per il nonno Emilio: "Tutte le erbe che hanno più di tre foglie sono commestibili!" (non so se è una prova scientifica, ma sicuramente un po' di saggezza c'era). Ecco cosa è finito nel piatto: valerianella locusta L. (italiano soncino, piemontese: sarset) sonchus oleraceus L, cicerbita o crespino comune taraxacum officinale L. (italiano: tarassaco, d