45 Paste di meliga e cioccolata calda da Cucina alla Piemontese di Matteo Baronetto



La cioccolata in tazza è una delle prelibatezze che a partire dal '700 era immancabile nelle merende reali a Torino. Un piacevole e gustoso momento, simbolo di nobiltà, accompagnato dai "bagnati", pasticceria prevalentemente secca preparata dai pasticcieri di corte. Una moda e un lusso per pochi, la cioccolata calda era servita in fine porcellana settecentesca modello "macerina" o "trembleuse". 
La Merenda Reale si articola in due portate. I “bagnati” cioè i biscotti da intingere, paste savoiarde alla provenzale, paste Savoia alla piemontese, canestrelli, torcetti, lose golose, gofri, lingue di suocera e altre simili; la seconda invece da un piattino con varie specialità al cioccolato e non: praline, torte, torrone, “diablottini” (i cioccolatini più antichi del mondo…).


L'ora della merenda si può trasformare in un piccolo viaggio nel tempo: si può assaporare una Merenda Reale nei caffè storici o nelle caffetterie delle Residenze Reali aderenti all'iniziativa. 
Puoi scegliere tra una fumante cioccolata calda o un Bicerin, offerti insieme agli irresistibili "bagnati" e altre specialità al cioccolato rigorosamente da intingere. Vi lascio qui il link così se programmate una gita a Torino potete ritagliarvi un delizioso momento dolce.
Una delle eccellenze piemontesi sono le paste di meliga ovvero fragranti pasticcini con farina di mais, macinata fine, il fioretto e l'inconfondibile profumo di limone.

Paste di meliga di Alba (delle Langhe) ricetta di famiglia
ingredienti
300 g farina di grano
100 g di farina di meliga* (mais o fioretto o bramata)
300 g di burro ammorbidito
200 g di zucchero di canna grezzo
2 tuorli di uovo
la scorza di un limone non trattato grattugiato
un pizzico di sale marino fino

Tagliare a cubetti il burro e lasciarlo a temperatura ambiente. Mescolare le due farine con lo zucchero, il sale e incorporare i tuorli, il burro e aromatizzare con la scorza di limone. Impastare e ricavare le forme con la sacca da pasticcere con la bocchetta a stella. Preriscaldare a 170°. Cuocere per circa 15 minuti, sino a doratura.


Nella scelta della farina di mais seguite i vostri gusti. Il fioretto è macinata fine e il risultato sarà un biscotto più elegante e compatto. Con la bramata, farina da polenta, a grana più grossa otterrete un effetto "scrocchiarello" rustico e maggiormente friabile.
Qui non c'entrano le regole ma il gusto personale. 


Cioccolata in tazza, dose per una persona
Un cucchiaio di cacao, un cucchiaino di amido o fecola di patate, un cucchiaino di zucchero una tazza piccola di latte. Cuocere a fuoco moderato sono a quando addensa. Per un twist in più aggiungere un paio di cubetti di cioccolato fondente.

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