Bonet o bunet piemontese
Se vogliamo parlare di dolci della tradizione piemontese, non si può prescindere dal classico dei classici: il bonet. Ogni ristorante-trattoria di cucina piemontese vi proporrà il dessert al cucchiaio tra profumi di cioccolato e amaretti. Ma nonostante la sua semplicità non sempre è realizzato a regola d'arte...
Le note stonate più frequenti sono la presenza di molte bolle dovute ad una eccessiva foga nel montare le uova oppure quando è troppo pallido, per cui risulta insapore. Deve essere cremoso e vellutato con il giusto equilibrio tra cacao e amaretti.
Quando ero piccola e lo preparava la mamma mi armavo di cucchiaino e speravo che sformato il bonet, rimanesse nello stampo ancora una generosa parte del caramello ... :-P
Non ricordo di aver preparato un post con una ricetta a richiesta ma Uvetta mi ha tentato e non ho saputo resistere!
Bunet
Ingredienti
4 uova
mezzo litro di latte
9 cucchiai di zucchero
4 cucchiai belli colmi di cacao
mezza tazzina di caffè ristretto (*)
70 gr di amaretti secchi
In un padellino scaldare 4 cucchiai di zucchero sino ad ottenere un bel caramello (brunito) da versare sul fondo dello stampo da budino o in 8 stampini monodose. Accendere il forno a 170°.
In una fondina unire le uova e i 5 cucchiai di zucchero, continuando a mescolare sino a quando lo zucchero non si è sciolto. Nel frattempo far scaldare il latte in un tegame.
Unire al composto di uova e zucchero i 4 cucchiai di cacao (mi raccomando belli colmi ... deve essere goloso!), gli amaretti pestati con il batticarne e la mezza tazzina di caffè ristretto. Unire il latte che ha raggiunto la giusta temperatura (senza farlo bollire). Versare nello stampo o negli stampini monodose. Predisporre la cottura a bagno maria (ovvero una teglia con due dita d'acqua), posizionare al centro lo stampo. Mettere nel forno preriscaldato e cuocere per 45 - 50 minuti se lo stampo è unico, 35-40 minuti se si usano le monoporzioni.
Una volta cotto, lasciare riposare (una notte per esempio) perché il caramello sul fondo deve sciogliersi :-)
Servire fresco di frigo, con un bel moscato!
(*) Io uso un "barbatrucco" per sostituire il caffè ristretto utilizzando due cucchiaini di caffè solubile direttamente insieme al cacao. Solitamente si usava un goccio di liquore (rum, amaretto) ma nel giardino non amiamo i dolci "alcolici" per cui ricorriamo al tocco magico del caffè :-)
Per consultarne un'altra versione potete vedere qui la ricetta firmata Comida de Mama: mi ha fatto ricordare che la mia di mamma usava preparare il caramello mettendo direttamente lo stampo sul fuoco. Per un'altra versione ancora qui tratto dal libro di ricette piemontesi-langarole "Nonna Genia".
Per decorare il dessert di solito uso briciolare al momento un amaretto, ma questa volta avevo da assaggiare i Nocciolini di Chivasso confezionati nel loro tradizionale cartoccio rosa (con scritte vintage). Praticamente sono piccolissimi (come un bottone da camicia) biscotti di nocciole, zucchero e albume.
Commenti
Ciao un abbraccio
Baci Ali
bacioni
Mi piace l'abbinamento ai nocciolini ;-)
Castagna
Di stucco ci sono rimasta a vedere la meraviglia di questo bunèt...io lo adoro!!!
Avevo messo anche la foto qui: http://muvara.blogspot.com/2009/09/once-upon-time-in-turin.html.
Ciaoooo!
brava tesoro sempre di più
bacione
Silvia
bacioni
*
proverò uno di questi giorni!
mmm fanno venire l'acquolina le tue foto...
Grazie. Kat
elisa: vi ho "allungato" la ricetta collaudata come si fa con i veri amici :-)
marifra79: delizioso! ho dei testimoni ...
chiunquepuocucinare: la prossima volta vorrei provare a sostituire gli amaretti con i nocciolini
manu e silvia: se provate fatemi sapere!
castagna e albicocca: vere intenditrici!
giò: da noi è proprio il dolce che facevano le nonne per cui è anche speciale per questo
benedetta: se decidi di sperimentare fammi sapere
simo: un'altra fan dei barbapapà?
ely: fresco e irresistibile!
michelangelo: tu mi avevi fatto scoprire la torta della nonna :-)
babs: non si può assolutamente resistere!
silvia: anche l'occhio vuole lasua parte :-)
astrofiammante: buonerrimissimo! Baci stellari!
sciopina: una via l'altra come le ciliegie :-)
aiuolik: anche tu sei una bunet victim?
uvetta: se continui ad ingagare e scopri qualche altro suggerimento sono pronta a sperimentare .-) smack
geillis: mi hai fatto venire voglia di creme caramel ... altrettanto sfiziosa!
magnolia WP: mia spumeggiante silvia! Bentrovata :-)
tartina: e sacrifichiamo gli amaretti sull'altare del bunet!
maia: anche per me è un caro ricordo legato alla famiglia
chiara.u: telepatia golosa! :-)
ilcucchiaiodoro: ... ti tenta tre volte tanto!
anny: merci! a volte gli ingredienti si sposano naturalmente :-)
comidademama: ci ho proprio pensato in questo giorni :-) un salone del gusto indimenticabile! Smack
scribacchini: allora ne impiatto subito uno super speciale proprio per te! :-) smack
ella: considerando gli ingredienti, farla cuocere nel pentolino mescolando con il cucchiaio, ti porterebbe a ottenere una crema inglese. La crema raffreddata non avrà la stessa consistenza, rimane comunque fluida.
La cottura con il bagno maria permette alla uova e al latte di legarsi in modo compatto.
dada: è vero, quando si collauda una ricetta occorre annotarla all'istante :-)
Buona settimana a tutti!!!!
Con queste dosi quanti ne vengono?
(non so se si è capito che vorrei rifarli...;o))