Adoro la montagna, mi piace d'inverno ricoperta di candida neve e mi emoziona con i misteriosi boschi e la vista mozzafiato nella stagione estiva. Il profumo del fieno, gli animali al pascolo, il ritmo rallentato della vita, i silenzi, le nuvole che corrono sono l'occasione per rimettere la punteggiatura alla frenesia quotidiana.
Salire sino a 1185 metri sul livello del mare in Valle Stura e ritrovarsi in un piccolo borgo (circa 100 abitanti) curato, accogliente, con balconi e aiuole fiorite è una tappa piacevole per il viandante.
Passato il capoluogo di provincia Cuneo, si procede verso la Francia e superato Vinadio, prima della frontiera si può raggiungere
Sambuco per passeggiare tra i vicoli, ammirare boschi, pinete e rifocillarsi in uno dei due locali sulla piazza principale dove si trova il municipio.
Nelle foto potete sbirciare la
raclette che abbiamo gustato intervallando affettati, polenta con grano saraceno, patate lesse e verdure (carote, pomodori cuore di bue, zucchini) al costo di 15 euro a persona. Si può accompagnare con birra artigianale
Le Baldin o
Aleghe.
Curiosando in rete per riproporre
la raclette a casa sono capitata
su questo sito che ho trovato molto utile sia per le informazioni sia per le ricette (piatti conviviali e ideali anche per la stagione invernale).
racletterie, merende, bar
Via Umberto I, 35
12010 Sambuco (Cn)
Qualche notizia in più:
Questo borgo comprende alcuni nuclei abitati situati ai piedi dei monti Bersaio e Nebius. Il nome potrebbe essere riconducibile alla pianta del sambuco è presente in questa zona, oppure alla "sambuca",l'arpa pastorale di forma triangolare. E un paese di lingua occitana con tradizioni e storia antichissime. Nella sua storia compaiono i Marchesi di Saluzzo, i d'Angiò e i Savoia. La Parrocchiale di Santa Maria, costruita su uno sperone roccioso, è un esempio di stile barocco. La Cappella di San Giuliano (XII secolo), posta all'interno del cimitero, presenta monofore in pietra tufacea. Di notevole interesse sono: la Cappella di San Lorenzo in frazione Moriglione e la Cappella di Sant'Anna in frazione Chiardoletta. Negli alti pascoli ci sono ancora costruzioni in pietra con volta a botte ricoperte interamente di terra, chiamate "las trunas", alle quali spesso veniva sovrapposta una grangia adibita a stalla e fienile e che era usata come abitazione stagionale dai contadini-pastori di un tempo.
Commenti
anna maria
un bacione
@manuela e silvia: ci vuole sia il paesaggio sia il punto di ristoro :-D
@giorgia: se ti piace la montagna è veramente un angolino suggestivo. Anche noi aspettiamo con ansia che l'estate decida di regalarci anche un po' di sole :-)
Un abbraccio
fra
dove è quasi sicuro mangiare bene e genuino.....a parte Torino del piemonte non conosco niente, almeno lo vedo nei tuoi post ^ _ ^
già che mi trovo non è che mi mandi una ricetta anche già postata per la mia raccolta della settimana, basta contenga un erbetta o un vegetale....ciauzzzzzz
Offri contenuti molti interessanti e le foto che fai sono bellissime.
Mi sono aggiunta ai tuoi followers, cosi non ti perdo più di vista.
Se ti va, passa a trovarmi, sei la benvenuta.
La magica zucca
bel reportage e belle foto!