Pasta madre: Pita (simil pane arabo) senza sale e senza grassi


Non è facile dare un nome a una preparazione nata dal riciclo degli avanzi di reimpasto della pasta madre. Io confidenzialmente le chiamo "piadine", ma non essendoci lo strutto, non hanno nulla a che spartire con le piadine romagnole. A volte mi scappa "tortillas" perché adoro il tex mex e vanno a nozze con il mio chili senza carne.
Ma per spiegarvi la ricetta vi devo dare l'idea della consistenza della "focaccina" e la miglior parentela l'ho trovata con la pita e il pane arabo.
Ci sono solo acqua e farina (una parte acidificata ovvero la pasta madre), niente sale, niente grassi. Vi assicuro che rimane saporita e perfetta come pane fragrante da portare in tavola al volo.
Io utilizzo la cottura in padella, veloce ed economica.
Adesso vi spiego tutto.


Pita (pane arabo) con pasta madre

ingredienti

200 g di pasta madre
200 g di farina 0 o semintegrale di tipo 2
100 g di acqua a temperatura ambiente
semola di grano duro rimacinata q.b.

Mescolare la pasta madre con la farina e l'acqua. Ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Passare sul tagliere e continuare ad impastare per 5 minuti per migliorare l'elasticità della pasta. Utilizzare la semola di grano duro per non fare appiccicare l'impasto al tagliere.
Ricavare un filoncino allungato e tagliatene 8-10 porzioni formando delle palline. 
Appiattitele sempre con l'aiuto della semola. Con il mattarello assottigliate l'impasto ottenendo un disco di pasta sottile.

Scaldare una padella antiaderente, con coperchio, un paio di minuti a fuoco basso. Iniziare a cuocere i dischi uno alla volta.
Quando la pita inizia ad avere molte bolle, meglio se gonfia come un palloncino, è ora di girarla. Occorrono all'incirca 2-3 minuti per lato, sempre con il coperchio (che crea la temperatura e l'umidità adatta per la cottura).
Servire calde.
Attenzione alla temperatura della padella, il fuoco deve essere moderato (ma uniforme) altrimenti si rischia di "carbonizzare" la pita.
Se non si consumano subito, si possono surgelare. All'occorrenza si sgelano e si possono ripassare in padella o si possono farcire (esempio con formaggio) e una volta ripiegate a metà  si tostano sulla griglia ottenendo un delizioso toast farcito.

Volete ancora un'altra idea strepitosa per la nostra pita con pasta madre? Panino con falafel piccanti!!!
Per i falafel potete usare la ricetta che utilizzo io, che in questo caso ho variato con l'aggiunta di due cucchiai di pasta di curry rosso thai e un cucchiaio di semi di sesamo nero.
Per il panino oltre ai falafel ci metto pomodoro, insalata, ketchup e a piacere anche un po' del mio tzatziki.
Buona settimana a tutti :-)


Commenti

lucy ha detto…
io la faccio diversa da te e non con lievito madre ma l'adoro, leggerissimo, buonissimo!
zonzolando ha detto…
Non vedo l'ora di provarla, è un sacco che mi ripeto sempre di farla ma non trovo mai l'occasione giusta. Adesso ho una gran voglia di cucina etnica ehhehe Buona giornata
Elena Bruno ha detto…
@lucy: con che metodo? sono curiosa ...

@zonzo lando: ci ispiriamo a vicenda :-)
Unknown ha detto…
il lievito è appena rinfrescato, o è l'esubero? vedo che non ci sono riposi di impasto ed è magnifico!
Elena Bruno ha detto…
Praticamente prendo il lievito dal frigo, lo rinfresco come da ricetta, e poi preparo le pita.
Per cui se hai già rinfrescato, ovvero hai dell'esubero lo puoi cuocere subito :-)
Unknown ha detto…
Ciao! Posso preparare l'impasto e le palline nel pomeriggio e poi stendere e cuocere al momento di cena? Se sì, dove conservo l'impasto nel frattempo, in frigo o fuori? Grazie!
Elena Bruno ha detto…
Ciao Jessica, se il riposo è di un'oretta si può lasciare sul tagliere (copro le palline pronte con una ciotola per evitare la crosta) altrimenti le ripongo in frigo.
Comunque in generale, dipende molto dalla temperatura esterna, devono lievitare un pochino ma bisogna evitare che la pasta acidifichi troppo :-)

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