Pizza in scatola ovvero archeologia culinaria

Il post di oggi ha tre filoni: la mia passione per le scatole, un ricordo d' infanzia, la cucina casalinga fine anni 70 inizio 80. Non si tratta di una approvazione per la preparazione (perché la buona pizza é un'altra cosa), ma piuttosto una riflessione su quella pizza e sulle confezioni con gli ingredienti prepesati.
Anno 2008
Per la buona pizza fatta in casa si propongono selezioni di farina, con preferenza di farina Manitoba, lievito madre o lievitazione con lievito di birra, disquisizioni su forni a legna o meno, olio extra vergine, condimento con fior di latte o mozzarella di bufala, basilico e/o origano, varietà appropriate di pomodori, loro grado di acidità .....
Anni '80
Prologo: non era prassi andare in pizzeria, le nostre mamme piemontesi non avevano la tradizione della pizza, e il prodotto industriale aveva un suo fascino. Insomma se alla sera c'era la pizza a cena era una festa a prescindere (e non si avevano grossi termini di paragone).
Mi ricordo di questa pizza spessa, asciutta, molto simile ad una torta salata. Anche leggendo gli ingredienti ci si accorge che ci sono un sacco di cose dentro (non bastano come ingredienti secchi farina, lievito?)
Preparata oggi si ripresenta identica alla memoria. Non é "buona" in senso assoluto.
E' un buon ricordo, la bustina dell'origano ha lo stesso profumo, c'é il cono di carta per misurare l'acqua, c'é la versione croccante (lievitazione naturale 30 minuti) e la versione soffice (lievitazione istantanea), c'é una quantità assurda di olio.
C'era l'amore di mamma di accontentare la golosità dei figli.
Chiudiamo l'album dei ricordi e godiamoci tutto ciò che abbiamo imparato sino ad oggi! Non sempre ciò che arriva dal passato deve essere perfetto.
C'erano anche le pizzettine Catarì, ve le ricordate?

Commenti

Franci [dolce casa] ha detto…
E' davvero una pizza della memoria, hai colto perfettamente quello che è un tenero ricordo per molti di noi...la bustina di origano,il cono di carta, l'attesa per qualcosa che era una sorta di evento...come sono cambiate le cose! Un abbraccio.
Anonimo ha detto…
un pezzo da archeologia culinaria...ma dove le hai trovate?!?! :D
Stellina mia!! Eccome non mi ricordo..come so che mia madre ancora la usa quella scatola :-P
Dai però non era malaccio no? è un ricordo tenerissimo..la mamma che tornava da lavoro e faceva la Catarì mentre mi guardavo Kiss me licia :-D o daytan 3 ...oh mamma come si invecchia!!
Bacione stellina mia buona notte
Silvia
Elena Bruno ha detto…
@franci: le confezioni hanno ispirato il ricordo ... (già ti immagino sul lago). Ti auguro una buona estate in relax!
@michelangelo: mi é caduto l'occhio al supermercato, ma credo si possano trovare in tutta Italia.
@magnolia: certo che anche tu ti fai delle belle giornatine!!!!
Sì é buona, ma volevo dire che adesso la prepariamo con facilità anche senza preparati, e ci sono dei pizzaioli fantastici, veri esperti in materia!
E poi guarda come siamo cresciute bene a suon di Catarì, licia e daytan!!!! Una buonissima notte anche a te, mia wedding planner preferita!!!!!
Scribacchini ha detto…
Ma che bel post! :-)
Ho l'impressione che la Catarì sia come la Nutella: qualcosa che attraversa le generazioni e che ognuno sente come "cosa sua".
Eggià, perché io ho gli stessi ricordi, ma risalenti a tre lustri prima! (Senza licia e daytan, ovvio, quelli li guardava mia figlia ;-)
Buona giornata!
Scribacchini ha detto…
Ops, scordato la firma!
Sai com'è, il sonno ... ;-)
Patt
Scribacchini ha detto…
Ma lo sai che hai proprio l'occhio?! Bella e giusta e interessante annotazione. Anch'io sento un po' mia quella pizza "archeologica" ;-) Senza nostalgia ma come uno scalino che ho ritrovato molto volentieri. Grazie.
Kat
stellastale ha detto…
ringrazio mamma mia di non avermela mai preparata cosìù!!! lei impasta acqua farina e lievito e nel forno elettirco veniva una focacciona eccezionale!!!!!!!! ma forse perchè sono dei dintorni di napoli ad avere avuto questa fortuna
Anonimo ha detto…
Le pizzette Catarì,che buoneee!
Non le mangio da una vita,esistono ancora?
Mi ricordo anche lo spot :-D
Un bacio
Elena Bruno ha detto…
@pat: ciao!!!! E' proprio divertente condividere i ricordi. Ma mi fai venire in mente chissà quando é stata messa in commercio!
@kat: probabilmente le pizze e le focacce di oggi sono figlie di quella sicurezza sperimentata con i preparati (per chi non ne aveva la tradizione!)
@parolediburro: non so dirti, ma la pubblicità é sicuramente passata alla storia
@Ciboulette: mi sa che hai scatenato un altro post! La crostatina ....
Anonimo ha detto…
ciao cara e grazie per essere passata!
delle volte dei cibi anche se non sono perfetti hanno una loro bontà perchè legati a bei ricordi...
a presto!
ciciuzza ha detto…
:) mi hai fatto veramente sorridere. Ed è tutto vero e riscontrabile nelle diverse regioni d'Italia. Personalmente mi ricordo la pubblicità di questa pizza, la scatola.. ma non il sapore... è bello pensare che noi, cresciuti nel periodo del "cibo in scatola" abbiamo riscoperto i sapori e la sperimentazione in cucina, dopo che si sarebbe pronosticato cibo in "pillole" per noi.
Claud ha detto…
Come hai ragione... la pizza fatta in casa era solo quella!! Sempre un po' cruda sopra (la nostra) perché mia madre usava il cono in modo creativo e confondeva le righe!!

Io ho una collega che al sabato la fa (cascasse il mondo), ma ora usa quella a marchio "Supermercato".
NADIA ha detto…
E' vero, anche a casa mia si faceva ogni tanto...me ne ero scordata! :)
Che bei ricordi..
Nadia - Alte Forchette -
Elena Bruno ha detto…
@panettona: la mia dolcissima panettona! Sperando di risentirti bella pimpante al più presto!
@ciciuzza: l'unità d'italia fatta con la pizza in scatola! Sì pensare alle previsioni fatte sull'anno duemila con pillole colorate al posto del cibo fa proprio ridere!
@Claud: benvenuta nel mio giardino! Sei proprio stata spiritosa con il ricordo di tua mamma!
@NADIA: siamo approdati alle nuove ricette!
Buona serata a tutti!
Grissino ha detto…
Mia mamma ha sempre preso la pasta di pane dal panettiere o la fa lei (e ora qui a Vienna me la faccio da me con la macchina del pane). Quella che dici tu l'avró mangiata tipo 3 volte in vita mia! :-P
hai definito bene archeologia culinaria ciao
Elena Bruno ha detto…
@grissino: la pizza con la pasta del panettiere é veramente ottima. Ma funziona bene la machina per fare il pane?
@marcella: anche tu hai avuto un incontro ravvicinato con la pizza in scatola?
Sara B ha detto…
...ma come ho fatto a perdermi questo post?? si vede proprio che 'sti giorni sono svampita e indaffarata :-(((((
geniale, applausi! e proprio adesso che ho indetto il raduno anni '80 aaaahahahhh :-D
Elena Bruno ha detto…
@salsadisapa: post in tema revival! carino il titolo raduno degli anni '80!
JAJO ha detto…
Nooooooo: sento ancora Giorgio Bracardi che urla: "Pizzette, pizzettine Catarì.... animano la fame... stuzzicano l'appetito.... Pizzette, pizzettine Catarì... ORA V'HO CAPITO !" HAHAHAHAHAHAHA
JACOPO
Elena Bruno ha detto…
@jaio: benvenuto nel mio giardino! Sì era proprio quello il tormentone!
CoCò ha detto…
Giusto ieri con il libro di Stefania Barzini "Così mangiavamo" tra le mani riflettevo sull'evoluzione della cucina nel tempo e proprio sui prodotti industriali anni 80 mi ero soffermata, c'era proprio il culto in quegli anni di queste novità gastronomiche che ci facevano sentire evoluti
Anonimo ha detto…
mettetemi anche delle foto che la diffondiamo all'estero :O

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